Oltre 200 gli artisti esposti nella mostra curata dal collezionista Carlo Palli al Museo San Domenico di Prato, visitabile fino al 20 ottobre 2022, dal titolo “La carta canta …”: oltre 400 opere di artisti di fama internazionale che hanno visto nella carta un luogo di ricerca e di riflessione, uno spazio a cui affidare pratiche e sperimentazioni, uno strumento di indagine e di comunicazione estetica. Assemblaggi, collage, décollage, disegni, acquerelli, olio, acrilici, stampe digitali, fotografie e pastiches multimaterici affollano le sale del Museo, donando allo spettatore la percezione di immergersi al centro della creazione artistica. In questa sede la carta diviene il comune denominatore che domina il percorso e accomuna le risultanze estetiche. Non la solita mostra tematica ma un’esposizione analitica che indaga le infinite possibilità formali e creative a partire da un unico supporto estetico: la carta come tabula rasa dalla quale partire, dar vita, sperimentare, affidare pensieri; la carta come taccuino, diario e quaderno su cui trascrivere segni e pensieri ma anche materiale da plasmare e ricreare. Nelle opere d’arte esposte la carta è l’elemento versatile che rende tutto possibile; è la base su cui il colore, la parola e l’immagine prendono vita e si manifesta l’intenzionalità artistica unita a una poetica personale attraverso cui l’artista si riconosce e si fa riconoscere. Allo stesso modo il titolo della mostra allude al detto “La carta canta e il villan dorme” segno di una volontà anti-conformista tipica dell’arte contemporanea, ben lontana dal senso comune e dalla normale percezione delle cose del mondo, tuttavia ben propensa a oltrepassare i limiti del sensibile e dell’intelletto ottuso. Un titolo militante che sottolinea ed evidenzia la necessità di un’ennesima rivoluzione culturale, di un distacco dall’assopimento contemporaneo, concretizzato dalla forza sperimentale che le opere esposte portano in sé. Da Nitsch a Andy Warhol, da Aubertin a Boetti, da Hausmann a Topor, da Man Ray a Zoran Music, da Depero a Tapies, passando per gli autori più rilevanti della Poesia Visiva, del Gruppo ’70, della Musica d’avanguardia fiorentina, del Nouveau Realisme, dell’Architettura radicale, della Scuola di Pistoia e tanti artisti emergenti contemporanei, la mostra raccoglie i nomi più importanti della collezione Carlo Palli che ha aperto il suo archivio alla città di Prato e donato allo spettatore la visione di ricchezze artistiche destinate a perdurare nel tempo e a sopravvivere alla storia. Laura Monaldi
La mostra è stata prorogata fino al 14 Dicembre 2022