L’opera, uno dei capolavori del Lippi, è stato in prestito per cinque mesi a Forlì, alla mostra dedicata all’arte dei Preraffaelliti
Sono tornate a casa, nel Museo dell’Opera del Duomo di Prato, le Esequie di San Girolamo dipinte da Filippo Filippi. La grande opera, una pala d’altare alta quasi tre metri, era in prestito a Forlì e per cinque mesi è stata una delle principali attrazioni della mostra dedicata ai Preraffaelliti. Questa mattina il dipinto è stato riconsegnato alla Diocesi di Prato e ricollocato nella sala del Rinascimento, che ospita opere del XV-XVI secolo.
«Siamo contenti di questo ritorno, ma soprattutto che abbia fatto bella mostra di sé a Forlì, dove ha testimoniato l’importanza dell’opera di Filippo Lippi per i maestri Preraffaelliti», dice Veronica Bartoletti, direttrice dei Musei Diocesani di Prato. Realizzata intorno al 1453, l’opera fu commissionata per il Duomo di Prato dall’anziano proposto Geminiano Inghirami. Il committente, vestito con un ricco abito rosso, è raffigurato in ginocchio, ai piedi di San Girolamo. Fu proprio Inghirami, in contatto con la scena artistica fiorentina, a portare a Prato Filippo Lippi, per lavorare alla cappella maggiore del Duomo.
«La sua collocazione originaria era nel transetto della cattedrale – spiega la direttrice Bartoletti – chi ancora oggi vi passa davanti può vedere il luogo da cui proviene il dipinto, perché ha una collocazione uguale alla forma della cornice. Le Esequie di San Girolamo è uno dei massimi capolavori dell’opera di Lippi, che accanto agli affreschi della cappella maggiore sono tra i tesori più importanti della nostra città».
Il Museo dell’Opera del Duomo di Prato è aperto da martedì a sabato, dalle 10 alle 17 e la domenica dalle 13 alle 17 (lunedì riposo settimanale). L’ingresso è dal campanile della cattedrale. L’orario rimane invariato per tutta l’estate.