sepoltura migliorati e antiquarium

Sotto il chiostrino un’elegante bifora duecentesca dà luce ad una cappella sepolcrale, detta dei Migliorati, nella quale è una tomba del XII secolo con copertura a capanna. Da questo piccolo ambiente un corridoio – realizzato nel 1980 e volutamente evidenziato come moderno – dà accesso all’Antiquarium, sulla sinistra, e alle “Volte”. L’Antiquarium occupa due vani sovrapposti (antiche sepolture sottostanti la cappella del Santissimo Sacramento in Cattedrale) ricollegati nel 1978-80 al museo. Vi sono esposti frammenti trovati negli scavi eseguiti dal 1970 nell’area della Cattedrale e del Palazzo vescovile, e vari resti lapidei (dal chiostro romanico provengono un capitello in serpentino del Maestro di Cabestany,“stampelle” e colonnini).

Genietto Frammento di sepolcro romano di epoca imperiale.

Nel chiostro romanico e zone adiacenti nel XII secolo furono riutilizzati vari resti lapidei del periodo romano, forse provenienti dal territorio pratese (oltre al descritto capitello corinzio, un frammento di fregio a ovoli orna la bifora sotto il loggiato). Tra questi frammenti è l’interessante puttino acefalo, resto di un sepolcro romano in marmo bianco, la cui parete posteriore venne adattata per scavarvi gli alloggiamenti di una tarsia in serpentino verde, nel pennacchio tra la seconda e la terza arcata del chiostrino (sostituito in loco da una copia). Altri resti, dal XII al XVII secolo (tra i quali il citato capitello del Maestro di Cabestany) sono collocati nei due vani dell’Antiquarium.

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